I tessuti d'arredamento sono veramente tantissimi.

il nostro lavoro è selezionarli e proporvi i migliori  per l'uso che dovrete farne

In negozio abbiamo un buon campionario di tessuti d'arredo dal  gusto classico o moderno e dalle caratteristiche tecniche molto diverse tra loro. 

rappresentare nel sito tutti i tessuti che potremmo offrivi è veramente impossibile.

ci limitiamo a rappresentarne alcuni per tipologia nelle due sezioni dedicate.

se siete curiosi e volete capire cosa è un tessuto  e le caratteristiche tecniche di scelta vi raccomando questa breve lettura.

GUIDA AL TESSUTO D'ARREDAMENTO

Quando cerchiamo una tenda o un divano, usiamo nomi di materiali che conosciamo al tatto o al gusto, ma dei quali a volte non sappiamo la vera origine e natura
Il riferimento è ovviamente al materiale di realizzazione o rivestimento ovvero la stoffa. 
La stoffa può essere realizatta tramite tessitura o agglomerato di fibre come ad esempio il Feltro.

Il nostro interesse è principalmente rivolto ai tessuti. 

Per capire l'origine e l'etimologia del nome di alcuni tessuti  d'arredamento consultate la sezione 'tipi di tessuto' dal menu a sinistra

Ma cosa è un tessuto?

il tessuto  è un intreccio di fili perpendicolari tra loro chiamati trama e ordito

l’ordito è il filo usato nella lunghezza della pezza, mentre la trama è il filo perpendicolare all’ordito che va da un bordo all'altro del tessuto, chiamato cimossa.
Ne vedete una sporgere dal tessuto più in basso nella immagine a fianco.

già da tempi antichi dopo gli intrecci manuali il tessuto si è ottenuto grazie ad una macchina chiamata 'telaio'
su questa macchina  i fili di ordito, avvolti su di un cilindro, chiamato 'subbio', vengono fatti passare nei denti di almeno due “pettini” paralleli ma sfalsati chiamati licci

su questi pettini, fatti proprio come un pettine per i capelli (almeno credo non lo uso più da anni) i fili di ordito sono infilati in un'asola (foro) creata nel dente come la cruna di un ago.

i licci alzandosi ed abbassandosi alternativamente in modo opposto creano uno spazio nel quale viene infilata una navetta di trasporto che contiene un rocchetto contenete la 'trama' cioè un’altro filo che si srotola durante il 'lancio' da una parte all'altra.

dopo il passaggio della trama un vero pettine batte la stessa contro la precedente a compattare il tessuto.
ovviamente esistono altre complesse e moderne lavorazioni ma il principio di alzare i fili in modo alterno per fare passare la trama è sempre lo stesso dai tempi di Penelope

una volta si trasportava il filo a mano poi con la navetta ora con getti d'acqua o aria compressa

per capire in modo semplicissimo come è fatto un tessuto, usate le mani !
non utilizzando il pollice della mano sinistra infilate l’indice della mano destra facendolo passare tra le dita della sinistra lasciando un dito su ed uno giù

immaginate di potere fare un movimento successivo ove le dita alte stiano basse ed avete ottenuto un tessuto “di dita” dove l’indice della destra è la trama.

la principale e più semplice lavorazione del telaio è chiamata “tela”.


in termine tecnico l’impostazione del movimento dei fili si chiama “armatura” e la più semplice è appunto  'a tela' , nella quale i fili di ordito si alzano e si abbassano in modo perfettamente alternato creando con la trama l'effetto ottico della scacchiera.
La rivoluzione industriale con lo sviluppo della meccanica ha permesso la realizzazione di telai ove i fili dell'ordito potevano essere comandati singolarmente, uno per uno, grazie ai telai Jacquard dal nome di un Francese loro inventore.
Eccone la descrizione enciclopedica:

'    Il telaio 'Jacquard' è un tipo di telaio per tessitura che ha la possibilità di eseguire disegni complessi. Si tratta di un normale telaio a cui si è aggiunto un macchinario che permette la movimentazione automatica dei singoli fili di ordito,

questa è stata probabilmente la più importante invenzione nel campo dell'industria tessile perchè permette di produrre tessuti, anche molto complessi  con il lavoro di un solo tessitore .

per essere stata la prima applicazione ad aver utilizzato una scheda perforata, è considerato l'antenato del calcolatore......''

senza addentrarci oltre nei principi della tessitura, vogliamo farvi capire che  professionalmente sia quelli “leggeri” utilizzati per velature “tendaggi” che quelli più consistenti utilizzati per rivestimento  sono tutti tessuti, stoffe  mentre comunemente la divisione tra 'per tendaggi' e 'per imbottiti' è in relazione al loro peso e resistenza

certamente si può anche utilizzare un tessuto ' pesante' come si faceva nel passato per tenda , drappeggio o rivestimento murale mentre è ovvio che utilizzare tessuti leggeri, poco tenaci, per rivestimento è assolutamente sconsigliato .

starete pensando che una tela per paracadute o per una vela sono leggerissimi ma molto molto resistenti a certi sforzi,quindi non sempre 'leggero' vuol dire poco tenace o resistente!
si deve quindi conoscere la fittezza il numero di battute(colpi di pettine o numero di fili) al centimetro e naturalmente la origine e  tenacità del filato.

il filato è un insieme di fibre di varia natura prima pettinate per allungarle e poi attorcigliate tra di loro a creare un cordone lungo e resistente  (fermi non fatelo ! la regola vale solo per le fibre tessili ) 
il filato a sua volta può essere unico o binato (abbinato) ) e poi ritorto per creare un filo ancora più resistente.....
.
l'argomento è affascinante, almeno per chi sta scrivendo, ma passando all'utilizzo pratico capiamo che  serve avere un metodo di valutazione della resistenza del tessuto .

il più comune metodo di riferimento per la scelta del tessuto da rivestimento è il Martindale, nome che deriva dal procedimento studiato da un signore Inglese negli anni quaranta per valutare la resistenza delle divise abradendo il tessuto in prova con una macchina rudimentale che praticava sui tessuti un disegno chiamato Lissa Jous a forma di un quadrato con all'interno delle ellissi.

la spiegazione enciclopedica  sintetizzata del metodo è la seguente :

  '  il metodo di Martindale viene utilizzato per analizzare la resistenza di tessuti e pelli (naturali o sintetici) all'usura.
In particolare del materiale sottoposto ad usura, vengono analizzati: la resistenza alla rottura, il pilling, i cambianti di colore, e la perdita di peso.

il test deve essere svolto su almeno tre campioni di materiale contemporaneamente che, a contatto con un materiale abradente (o un campione di materiale stesso), vengono sottoposti a cicli pre-impostati di sfregamento sotto una determinata pressione; in base al risultato sul campionario del tessuto verrà riportato il numero dei cicli ( es. Martindale 25.000 giri )
Il test di usura termina quando si verifica la rottura dei primi due fili dell'armatura del tessuto, mentre il test di pilling termina con la formazione di palline di materiale abraso sulla superfice del materiale stesso.
Le operazioni di sfregamento vengono eseguite da dispositivi elettro-meccanici, mentre il controllo delle superfici viene eseguito da operatori specializzati. '

secondo noi un buon tessuto da rivestimento per essere utilizzato su di un imbottito, deve avere almeno 20.000 giri martindale 
per farvi capire nei capitolati  per i sedili della industria automobilistica o delle ferrovie  i tessuti devono avere non meno di 50.000 giri  

non ne sono sicuro ma secondo me chi vende ....beato chi se lo fà ..non sà che cosa è questo test !

tornando ai tessuti in generale questi possono essere piatti lisci senza rilievi  o lavorati  con effetti di tessitura sia unita che colorata grazie ad orditi e trame di colore diverso.

i tessuti finiti grezzi o uniti, possono essere colorati in altre tinte in vari modi ad esempio per ' bagno' ad immersione.
oppure possono stampati, grazie a vari metodi,  mostrando  in genere  un dritto ed un rovescio ben definito.
quando il colore della stampa trasuda abbondantemente sul rovescio vuol dire che potrebbe essere  buona duratura.

I migliori tessuti colorati sono definiti  'tinti in filo' ovvero creati con fili colorati prima della tessitura.

La tintura del filo prima della tessitura garantisce una migliore penetrazione  del colore quindi una durata maggiore prima che compaia per abrasione il colore originale del filato.

I tessuti tartan scozzesi sono degli esempi di stupende realizzazioni di  giochi perpendicolari di fili colorati
così come alcuni tessuti da biancheria realizzati con filati ritorti e tinti in filo.

una ultima importante argomento e chiarire cosa è l'altezza del tessuto!

la distanza tra le due cimosse è pari alla larghezza del telaio che pur essendo la larghezza della pezza è chiamata altezza del tessuto.

l'altezza del tessuto è quindi la larghezza della pezza, del rotolo, che svolgiamo per acquistare la nostra tenda od il nostro tessuto per il divano.

Vi chiederete perchè i tessuti si devono giuntare  il problema del tessuto è che dopo i numerosi trattamenti successivi alla uscita dal telaio,  deve andare dritto ! non deve ondulare inclinarsi  i fili devono essere ben perpendicolari per avere il conosciuto 'dritto filo' che tanto aiuta chi confeziona. Per questo il tessuto viene sottoposto a successive importanti lavorazioni come il finissaggio..........
l'argomento è sempre più  affascinante sempre per chi scrive , ma  per non annoiarvi ...sintetizziamo dicendo che le grandi dimensioni per avere meno giunte meno scarti davano  grandi problemi di stabilità per cui solo con le moderne tecnologie i telai si sono allargati  e le lavorazioni consentono per il nostro uso altezze fino a 350 centimetri

nelle tende la pezza si svolge in genere per acquistare la ricchezza (larghezza) della tenda lasciando le cimosse in alto ed in basso ,mentre per l'imbottito il  tessuto decorato si svolge per la profondità del divano lasciando le cimosse ai lati

la classica pezza a righe avrà le righe parallele ai bordi e perche restino verticali il tessuto viene consumato in quel senso
i calcoli che fa il tappezziere per il consumo del tessuto....lasciateli fare a lui... od a noi ...sono piuttosto complessi specialmente quando si deve rapportare il disegno  per poi unire le varie altezze ........

tornando alle altezze base da tappezzeria ci sono molte eccezioni grazie ai tessuti 'pesanti' alti dai  280 ai 340 cm ma a parte alcuni stupendi 'Classici' in genere i tessuti più belli per imbottito sono alti 130 140 centimetri.

nella sezione tessuti moderni  troverete molte interesanti cose .

i tessuti antifiamma ignifughi sono trattati nella sezione comunità ufficio

per saperne di più siamo in negozio a vostra disposizione

in questa sezione tratteremo i tessuti per  tappezzeria, rivestimento di imbottito o sopratenda.

cliccando sulle immagini 'stese' qui a destra vedrete una prima carrellata di tessuti senza un ordine preciso facenti parte delle collezioni in vendita nel nostro negozio.
nelle sezioni dedicate vedrete solo tessuti d'arredamento classici o moderni.

buona visione

P.P. e staff -2014




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